LA STORIA

Ceglie Messapica: Terra di Biodiversità, Città d’arte e Capitale della Gastronomia Pugliese.

U’ Piscquett’l è un dolcetto di pasta di mandorle tostate, a forma di cubetto irregolare, farcito con marmellata di ciliegie o uva e aromatizzato da lievi fragranze di agrumi.
I Biscotti vantano una lunga tradizione contadina: venivano e vengono preparati nelle case dei cegliesi in concomitanza delle feste importanti e dei banchetti nuziali e non mancavano mai nelle “bomboniere”. Sono oggi venduti in forni, bar e pasticcerie locali, oltre ad essere offerti nei ristoranti cegliesi in versioni non proprio originali ma senz’altro gustose. Sono ottimi abbinati ai rosoli (liquori dolci fatti in casa) o a vini dolci della zona .
Il Presidio Il Biscotto di Ceglie Messapica autentico, realizzato con materie prime autoctone, è sempre più raro ed è reperibile solo in alcuni ristretti ambiti. Trattandosi di un dolce tipico della cucina contadina, rischia di scomparire, come la cultura da cui proviene. Per evitare che diventi un reperto da archeologia gastronomica si è costituito, quindi, un Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione che riunisce produttori di materie prime, artigiani, fornai, ristoratori i quali intendono incentivarne la diffusione, ricostruendo un processo di filiera di alta qualità e genuinità. In tal modo si mira anche al recupero di colture tipiche, come i mandorli, ciliegi e viti autoctone, ormai estromesse dal mercato perché poco redditizie e lontane dagli standard “industriali”, ma che costituiscono un grande patrimonio di biodiversità con pregiate caratteristiche, per forma, dimensioni e sapore.
Per la preparazione del Biscotto di Ceglie Messapica si utilizzano materie prime quali mandorle, marmellata, miele, uova, buccia di limone e rosolio di agrumi. Il disciplinare di produzione è molto rigoroso; infatti, è obbligatorio che le componenti devono provenire soltanto dal territorio comunale di Ceglie Messapica. La materia principale del Biscotto è la mandorla, di cui si selezioneranno esclusivamente varietà locali. Rientra tra queste, in primis, la varietà Cegliese, detta anche du riviézz in quanto, avendo il guscio semiduro, è facilmente beccabile dal pettirosso (riviézzo). Essa si caratterizza per la fioritura tardiva che sfugge ai freddi invernali.

Area di produzione
Territorio comunale di Ceglie Messapica